9 ottobre 1963 - 9 ottobre 2013: Vajont, 50 anni.
- dadedepo
- Pandista
- Messaggi: 1351
- Iscritto il: ven 25 feb 2011, 0:17
- Nome: Davide
- Auto: Panda 75CL + Panda 100HP
- Colore Panda: [141] Azzurro Nautico
- Località: Inc-Udine
- Ha ricevuto: 1 volta
-
Vedi la mia panda nel forum "Le vostre panda"! -
Ci sono [529] immagini nella mia galleria. -
Ho scritto [1] mia guida!
9 ottobre 1963 - 9 ottobre 2013: Vajont, 50 anni.
Ieri sera,
esattamente alle 22,39 di 50 anni fa, il 9 ottobre 1963, dal monte Toc si staccava una frana di oltre 200.000.000 di metri cubi che piombando nel lago artificiale del Vajont come un ernorme sasso dava origine al forse più immane disastro industriale della storia d'Italia.
Ma la frana non ha nessuna colpa.
Estratto da Wilipedia
[...]alle 22,39 del 9 ottobre 1963 si staccò dalla costa del Monte Toc (che in friulano, abbreviazione di "patoc", significa "marcio") una frana lunga 2 km di oltre 270 milioni di metri cubi di rocce e terra. In circa 20 secondi la frana arrivò a valle, generando una scossa sismica e riempiendo il bacino artificiale.[17]
Immagine delle vittime del disastro
L'impatto con l'acqua generò tre onde: una si diresse verso l'alto, lambì le abitazioni di Casso e ricadendo sulla frana andò a scavare il bacino del laghetto di Massalezza; un'altra si diresse verso le sponde del lago e attraverso un'azione di dilavamento delle stesse distrusse alcune località in Comune di Erto e Casso e la terza alta oltre 200m (e di circa 50 milioni di metri cubi di acqua), scavalcò il ciglio della diga, che rimase intatta, ad eccezione del coronamento percorso dalla strada di circonvallazione che conduceva al versante sinistro del Vajont, e precipitò nella stretta valle sottostante.
I circa 25 milioni di metri cubi d'acqua che riuscirono a scavalcare l'opera raggiunsero il greto sassoso della valle del Piave e asportarono consistenti detriti che si riversarono sul settore meridionale di Longarone causando la quasi completa distruzione della cittadina (si salvarono il municipio e le case poste a nord di questo edificio) e di altri nuclei limitrofi e la morte, nel complesso, di circa 2000 persone (i dati ufficiali parlano di 1918 vittime, ma non è possibile determinarne con certezza il numero). È stato stimato che l'onda d'urto dovuta allo spostamento d'aria fosse di intensità eguale, se non addirittura superiore, a quella generata dalla bomba atomica sganciata su Hiroshima. Vi sono testimonianze di superstiti scagliati a diverse centinaia di metri di distanza prima ancora che la massa d'acqua piombasse al suolo, alla velocità di quasi 100 km/h.[senza fonte]
Alle ore 5:30 della mattina del 10 ottobre 1963 i primi militari dell'Esercito Italiano arrivarono sul luogo per portare soccorso e recuperare i morti. Tra i militari intervenuti vi erano soprattutto Alpini, alcuni dei quali appartenenti all'arma del Genio che scavarono anche a mano per riuscire a trovare i corpi dei dispersi. Questi trovarono anche alcune casseforti, non più apribili con le normali chiavi, in quanto molto danneggiate.[18] Dei circa 2000 morti, sono stati recuperati solo 1500 cadaveri, la metà dei quali non è stato possibile riconoscere[...]
E' agghiacciante pensare che gli uomini della SADE pur di vendere in fretta e furia l'impianto alla neonata ENEL e spuntare il miglior prezzo possibile si sono resi responsabili di non averi impedito un simile disastro, pur sapendo quali erano i rischi.
esattamente alle 22,39 di 50 anni fa, il 9 ottobre 1963, dal monte Toc si staccava una frana di oltre 200.000.000 di metri cubi che piombando nel lago artificiale del Vajont come un ernorme sasso dava origine al forse più immane disastro industriale della storia d'Italia.
Ma la frana non ha nessuna colpa.
Estratto da Wilipedia
[...]alle 22,39 del 9 ottobre 1963 si staccò dalla costa del Monte Toc (che in friulano, abbreviazione di "patoc", significa "marcio") una frana lunga 2 km di oltre 270 milioni di metri cubi di rocce e terra. In circa 20 secondi la frana arrivò a valle, generando una scossa sismica e riempiendo il bacino artificiale.[17]
Immagine delle vittime del disastro
L'impatto con l'acqua generò tre onde: una si diresse verso l'alto, lambì le abitazioni di Casso e ricadendo sulla frana andò a scavare il bacino del laghetto di Massalezza; un'altra si diresse verso le sponde del lago e attraverso un'azione di dilavamento delle stesse distrusse alcune località in Comune di Erto e Casso e la terza alta oltre 200m (e di circa 50 milioni di metri cubi di acqua), scavalcò il ciglio della diga, che rimase intatta, ad eccezione del coronamento percorso dalla strada di circonvallazione che conduceva al versante sinistro del Vajont, e precipitò nella stretta valle sottostante.
I circa 25 milioni di metri cubi d'acqua che riuscirono a scavalcare l'opera raggiunsero il greto sassoso della valle del Piave e asportarono consistenti detriti che si riversarono sul settore meridionale di Longarone causando la quasi completa distruzione della cittadina (si salvarono il municipio e le case poste a nord di questo edificio) e di altri nuclei limitrofi e la morte, nel complesso, di circa 2000 persone (i dati ufficiali parlano di 1918 vittime, ma non è possibile determinarne con certezza il numero). È stato stimato che l'onda d'urto dovuta allo spostamento d'aria fosse di intensità eguale, se non addirittura superiore, a quella generata dalla bomba atomica sganciata su Hiroshima. Vi sono testimonianze di superstiti scagliati a diverse centinaia di metri di distanza prima ancora che la massa d'acqua piombasse al suolo, alla velocità di quasi 100 km/h.[senza fonte]
Alle ore 5:30 della mattina del 10 ottobre 1963 i primi militari dell'Esercito Italiano arrivarono sul luogo per portare soccorso e recuperare i morti. Tra i militari intervenuti vi erano soprattutto Alpini, alcuni dei quali appartenenti all'arma del Genio che scavarono anche a mano per riuscire a trovare i corpi dei dispersi. Questi trovarono anche alcune casseforti, non più apribili con le normali chiavi, in quanto molto danneggiate.[18] Dei circa 2000 morti, sono stati recuperati solo 1500 cadaveri, la metà dei quali non è stato possibile riconoscere[...]
E' agghiacciante pensare che gli uomini della SADE pur di vendere in fretta e furia l'impianto alla neonata ENEL e spuntare il miglior prezzo possibile si sono resi responsabili di non averi impedito un simile disastro, pur sapendo quali erano i rischi.
Condividi questo POST su
- Muttly71
- Pandista
- Messaggi: 3814
- Iscritto il: mer 24 ago 2011, 21:59
- Nome: Roby
- Auto: Panda 1.1 Young
- Colore Panda: [141] Bianco (Pastello)
- Località: Medolago -Bg-
-
Vedi la mia panda nel forum "Le vostre panda"! -
Ci sono [293] immagini nella mia galleria. -
Ho scritto [1] mia guida!
Re: 9 ottobre 1963 - 9 ottobre 2013: Vajont, 50 anni.
Fa impressione pensare alla maestosità di quest'opera umana che ha saputo reggere una potenza simile ma ancor di più alla maestosità dell'ignoranza del genere umano che ha sviluppato un opera simile dove i responsabili già sapevano del pericolo a cui si andava incontro sottovalutandone ogni aspetto e lasciando al loro triste destino migliaia di persone.
Ultimamente stanno uscendo sempre più allo scoperto gli scheletri che per troppi anni sono stati nascosti negli armadi. Verità, manie di protagonismo boh! Non entro ne merito........ stà di fatto che nessuno potrà ridare la vita alle tante persone che ingiustamente in quell'occasione la persero. Rimane solo l'amarezza di dover cercare di rendere giustizia e dignità a coloro che là persero la vita e di coloro che sulle tombe di chi la persero ancora piangono....
Grazie Davide per averlo ricordato!
Ultimamente stanno uscendo sempre più allo scoperto gli scheletri che per troppi anni sono stati nascosti negli armadi. Verità, manie di protagonismo boh! Non entro ne merito........ stà di fatto che nessuno potrà ridare la vita alle tante persone che ingiustamente in quell'occasione la persero. Rimane solo l'amarezza di dover cercare di rendere giustizia e dignità a coloro che là persero la vita e di coloro che sulle tombe di chi la persero ancora piangono....
Grazie Davide per averlo ricordato!
Condividi questo POST su
25.04.2012 Adunata RFI - Pandaraduno
28.04.2013 Adunata RFI - Pandaraduno
23.06.2013 Pandaraduno nel triveneto
27-28.07.2013 Spiaggiamoci ad Amatrice
27.04.2014 Adunata RFI - Pandaraduno
07.06.2014 TGcup 2014 Franciacorta
28.12.2014 Pranzo di Natale a Bologna
28.04.2015 Adunata RFI - Pandaraduno
22.07.2015 Pandaraduno nel triveneto
14.11.2015 Pandaraduno a Pisa
28.04.2013 Adunata RFI - Pandaraduno
23.06.2013 Pandaraduno nel triveneto
27-28.07.2013 Spiaggiamoci ad Amatrice
27.04.2014 Adunata RFI - Pandaraduno
07.06.2014 TGcup 2014 Franciacorta
28.12.2014 Pranzo di Natale a Bologna
28.04.2015 Adunata RFI - Pandaraduno
22.07.2015 Pandaraduno nel triveneto
14.11.2015 Pandaraduno a Pisa
- Leonardo
- Pandista
- Messaggi: 915
- Iscritto il: mar 19 ott 2010, 20:02
- Nome: Leonardo_Leo_
- Auto: 899i.e. young color verde polinesia
- Località: Mussolente (VI)
-
Vedi la mia panda nel forum "Le vostre panda"! -
Ci sono [118] immagini nella mia galleria. -
Non ho scritto guide.
Re: 9 ottobre 1963 - 9 ottobre 2013: Vajont, 50 anni.
Mi unisco anchio allegando una foto fatta all'interno della diga riguardante tutti i dati di diga e frana
e aggiungo dicendo che ancora oggi non è stata fatta giustizia per ciò che è accaduto.
e aggiungo dicendo che ancora oggi non è stata fatta giustizia per ciò che è accaduto.
Condividi questo POST su
Mentre vedo che incominci ad invecchiare, rivivo l'emozioni che mi hai saputo dare e a qual punto realizzo che siamo invecchiati insieme.
--Versione speciale Young 94 (Panda Colore), uscita dalla linea di Mirafiori il 10/2/1995, immatricolata il 21/2/1995 - verde polinesia - pulsantiera e cruscotto completamente retroilluminato e tutto colorato- cinture, poggiatesta e pannelli poertiere in tinta carrozzeria
[/b]
La mia panda
http://www.fiatpandaclub.it/forum/viewt ... f=4&t=4091
--Versione speciale Young 94 (Panda Colore), uscita dalla linea di Mirafiori il 10/2/1995, immatricolata il 21/2/1995 - verde polinesia - pulsantiera e cruscotto completamente retroilluminato e tutto colorato- cinture, poggiatesta e pannelli poertiere in tinta carrozzeria
[/b]
La mia panda
http://www.fiatpandaclub.it/forum/viewt ... f=4&t=4091
- dadedepo
- Pandista
- Messaggi: 1351
- Iscritto il: ven 25 feb 2011, 0:17
- Nome: Davide
- Auto: Panda 75CL + Panda 100HP
- Colore Panda: [141] Azzurro Nautico
- Località: Inc-Udine
- Ha ricevuto: 1 volta
-
Vedi la mia panda nel forum "Le vostre panda"! -
Ci sono [529] immagini nella mia galleria. -
Ho scritto [1] mia guida!
Re: 9 ottobre 1963 - 9 ottobre 2013: Vajont, 50 anni.
La cosa che mi fa più rabbia è che i rischi e i pericoli a cui si andava incontro erano noti a tutti gli addetti ai lavori.
Sapevano benissimo che li una diga non la si doveva fare perchè c'era il rischio che la montagna franasse, c'erano fior fior di relazioni geologiche che decretavano che la zona era a rischio frana, ma se ne sono fregati e l'hanno fatta lo stesso.
Una volta fatta la diga, sapevano benissimo che iniziando a riempire l'invaso di acqua la frana si sarebbe innescata e che prima o dopo la montagna sarebbe venuta giù, ma se ne sono fregati e hanno continuato.
Una volta innescata la frana, sapevano benissimo che il livello dell'acqua dell'invaso non avrebbe dovuto salire oltre una certa altezza di sicurezza per evitare lo sversamento oltre la diga dell'acqua in caso di frana, ma se ne sono fregati e hanno riepito il lago di acqua fino all'orlo.
Una volta realizzato che oramai la frana era inarrestabile, sapevano benissimo che abbassando il livello dell'acqua avrebbero favorito la caduta della massa franosa, ma se ne sono fregati e hanno abbassato il livello dell'acqua.
Insomma sapevano benissimo che quando la montagna sarebbe franata avrebbe causato un disastro e si sono impegnati a più non posso affinchè il disastro avesse le proporzioni più gigantesche possibili.
Hanno fatto tutto il contrario di quello che andava fatto per prevenire o alla meglio limitare i danni.
Ma bisognava vendere l'impianto all'ENEL, quindi allo Stato.
Ergo tutto doveva essere perfetto e funzionante e bisognava fare in fretta.
Esiste solo un modo per definire persone che pensano e si comportano in questo modo: CRIMINALI.
E poi pensate, una società privata (la SADE) ha venduto allo Stato (l'ENEL) un'opera (la diga) costruita con finanziamenti erogati dallo Stato.
Quindi CRIMINALI e pure LADRI.
Sapevano benissimo che li una diga non la si doveva fare perchè c'era il rischio che la montagna franasse, c'erano fior fior di relazioni geologiche che decretavano che la zona era a rischio frana, ma se ne sono fregati e l'hanno fatta lo stesso.
Una volta fatta la diga, sapevano benissimo che iniziando a riempire l'invaso di acqua la frana si sarebbe innescata e che prima o dopo la montagna sarebbe venuta giù, ma se ne sono fregati e hanno continuato.
Una volta innescata la frana, sapevano benissimo che il livello dell'acqua dell'invaso non avrebbe dovuto salire oltre una certa altezza di sicurezza per evitare lo sversamento oltre la diga dell'acqua in caso di frana, ma se ne sono fregati e hanno riepito il lago di acqua fino all'orlo.
Una volta realizzato che oramai la frana era inarrestabile, sapevano benissimo che abbassando il livello dell'acqua avrebbero favorito la caduta della massa franosa, ma se ne sono fregati e hanno abbassato il livello dell'acqua.
Insomma sapevano benissimo che quando la montagna sarebbe franata avrebbe causato un disastro e si sono impegnati a più non posso affinchè il disastro avesse le proporzioni più gigantesche possibili.
Hanno fatto tutto il contrario di quello che andava fatto per prevenire o alla meglio limitare i danni.
Ma bisognava vendere l'impianto all'ENEL, quindi allo Stato.
Ergo tutto doveva essere perfetto e funzionante e bisognava fare in fretta.
Esiste solo un modo per definire persone che pensano e si comportano in questo modo: CRIMINALI.
E poi pensate, una società privata (la SADE) ha venduto allo Stato (l'ENEL) un'opera (la diga) costruita con finanziamenti erogati dallo Stato.
Quindi CRIMINALI e pure LADRI.
Condividi questo POST su
-
- Pandista
- Messaggi: 1900
- Iscritto il: ven 14 giu 2013, 0:53
- Nome: Gabriele
- Auto: Fiat Panda 30 1981 Rosso Siam
- Colore Panda: [141] Rosso Ravenna (Pastello)
- Località: San Frediano A Settimo Di Cascina (Pisa)
- Ha ricevuto: 1 volta
-
Vedi la mia panda nel forum "Le vostre panda"! -
Ci sono [121] immagini nella mia galleria. -
Non ho scritto guide.
Re: 9 ottobre 1963 - 9 ottobre 2013: Vajont, 50 anni.
Quoto dadedepo al 100%....... CRIMINALI ASSASSINI FRATRICIDI E LADRI.........
Poi non ci chiediamo come mai L'Italia è andata a P.....E!!!!!!!
Magari fosse andata a p.....e, forse sarebbe naturale..........
Ormai è andata a T...S,E CON I NOSTRI SOLDI IL NOSTRO LAVORO E SANGUE..........
Scusatemi ma quando penso a queste cose divento una Belva inferocita e idrofoba........
Ma Grazie dadedepo perché bisogna ricordare per non scordare MAI!!!
Poi non ci chiediamo come mai L'Italia è andata a P.....E!!!!!!!
Magari fosse andata a p.....e, forse sarebbe naturale..........
Ormai è andata a T...S,E CON I NOSTRI SOLDI IL NOSTRO LAVORO E SANGUE..........
Scusatemi ma quando penso a queste cose divento una Belva inferocita e idrofoba........
Ma Grazie dadedepo perché bisogna ricordare per non scordare MAI!!!
Condividi questo POST su
- Leonardo
- Pandista
- Messaggi: 915
- Iscritto il: mar 19 ott 2010, 20:02
- Nome: Leonardo_Leo_
- Auto: 899i.e. young color verde polinesia
- Località: Mussolente (VI)
-
Vedi la mia panda nel forum "Le vostre panda"! -
Ci sono [118] immagini nella mia galleria. -
Non ho scritto guide.
Re: 9 ottobre 1963 - 9 ottobre 2013: Vajont, 50 anni.
Ricordo che è stata un opera costruita anche sotto la supervisione, per cosi dire, dello stato italiano...
La concessione è stata data quasi ad occhi chiusi dal presidente della Repubblica Enrico De Nicola, senza contare la commissione di collaudo ed il servizio dighe italiano (sempre enti dello stato italiano) che andava a farsi le scampagnate a Cortina mentre il geologo della commissione Francesco Penta dichiarava più volte ad una coltre dello spessore di 10-20 metri, con velocità molto basse mentre Müller e Edoardo Dal Piaz (figlio del progettista della diga) avevano espresso molto bene che li non si poteva costruire nessuna diga per via della ingente frana paleolitica ferma alla base del monte Toc.
Ancora peggio, i responsabili dell'accaduto (quelli che all'epoca erano ancora in vita) presero delle pene di circa 3 anni a testa... coerente ovviamente con la nostra legge italiana
Vorrei inoltre sottolineare che la frana nell'invaso di Pontisei (guarda caso a circa 20km dalla diga del Vajont) è stato un pò un preannuncio del disastro del Vajont.... li però morì solo il custode e la frana fu una cachetta (un onda di "solo" 20m) rispetto a quella caduta nel bacino del Vajont... an si la diga di Pontisei è stata costruita sempre dalla s.a.d.e come per la diga del Vajont...
La cosa più brutta è che ancora oggi, 50 anni dopo, si tende a nascondere la verità di un disastro scontatissimo accaduto a causa dell'uomo, tanto che alcune indagini e prove sono state fatte all'estero visto che tutti gli enti italiani si rifiutavano di farle
Benvenuti in italia......................................................................
La concessione è stata data quasi ad occhi chiusi dal presidente della Repubblica Enrico De Nicola, senza contare la commissione di collaudo ed il servizio dighe italiano (sempre enti dello stato italiano) che andava a farsi le scampagnate a Cortina mentre il geologo della commissione Francesco Penta dichiarava più volte ad una coltre dello spessore di 10-20 metri, con velocità molto basse mentre Müller e Edoardo Dal Piaz (figlio del progettista della diga) avevano espresso molto bene che li non si poteva costruire nessuna diga per via della ingente frana paleolitica ferma alla base del monte Toc.
Ancora peggio, i responsabili dell'accaduto (quelli che all'epoca erano ancora in vita) presero delle pene di circa 3 anni a testa... coerente ovviamente con la nostra legge italiana
Vorrei inoltre sottolineare che la frana nell'invaso di Pontisei (guarda caso a circa 20km dalla diga del Vajont) è stato un pò un preannuncio del disastro del Vajont.... li però morì solo il custode e la frana fu una cachetta (un onda di "solo" 20m) rispetto a quella caduta nel bacino del Vajont... an si la diga di Pontisei è stata costruita sempre dalla s.a.d.e come per la diga del Vajont...
La cosa più brutta è che ancora oggi, 50 anni dopo, si tende a nascondere la verità di un disastro scontatissimo accaduto a causa dell'uomo, tanto che alcune indagini e prove sono state fatte all'estero visto che tutti gli enti italiani si rifiutavano di farle
Benvenuti in italia......................................................................
Condividi questo POST su
Mentre vedo che incominci ad invecchiare, rivivo l'emozioni che mi hai saputo dare e a qual punto realizzo che siamo invecchiati insieme.
--Versione speciale Young 94 (Panda Colore), uscita dalla linea di Mirafiori il 10/2/1995, immatricolata il 21/2/1995 - verde polinesia - pulsantiera e cruscotto completamente retroilluminato e tutto colorato- cinture, poggiatesta e pannelli poertiere in tinta carrozzeria
[/b]
La mia panda
http://www.fiatpandaclub.it/forum/viewt ... f=4&t=4091
--Versione speciale Young 94 (Panda Colore), uscita dalla linea di Mirafiori il 10/2/1995, immatricolata il 21/2/1995 - verde polinesia - pulsantiera e cruscotto completamente retroilluminato e tutto colorato- cinture, poggiatesta e pannelli poertiere in tinta carrozzeria
[/b]
La mia panda
http://www.fiatpandaclub.it/forum/viewt ... f=4&t=4091
-
- Pandista
- Messaggi: 1900
- Iscritto il: ven 14 giu 2013, 0:53
- Nome: Gabriele
- Auto: Fiat Panda 30 1981 Rosso Siam
- Colore Panda: [141] Rosso Ravenna (Pastello)
- Località: San Frediano A Settimo Di Cascina (Pisa)
- Ha ricevuto: 1 volta
-
Vedi la mia panda nel forum "Le vostre panda"! -
Ci sono [121] immagini nella mia galleria. -
Non ho scritto guide.
Re: 9 ottobre 1963 - 9 ottobre 2013: Vajont, 50 anni.
E lo SCHIFO PIU' TOTALE E' CHE QUI' IN ITALIA,IL BELPAESE,(chiamata così per via che come il formaggio omonimo siamo AMMARCITI), SI ARRESTA UN ANZIANO CHE RUBA AL SUPERMERCATO PER FAME..........
Mi spiace ma la soluzione che vedo io (L'UNICA PURTROPPO) E' UNA SOLA ED HA UN NOME SOLO......
AK47........
Scusate ora vado a fare la doccia poi a cena perché io domani mi sveglio presto (AL CONTRARIO DI QUESTE BESTIE ROVINA ITALIA)........
Mi spiace ma la soluzione che vedo io (L'UNICA PURTROPPO) E' UNA SOLA ED HA UN NOME SOLO......
AK47........
Scusate ora vado a fare la doccia poi a cena perché io domani mi sveglio presto (AL CONTRARIO DI QUESTE BESTIE ROVINA ITALIA)........
Condividi questo POST su
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Nessuno e 18 ospiti