Il mio sogno... Fiat 1100 D
Inviato: mer 30 mar 2016, 11:29
Oggi voglio parlarvi di un mio sogno, un'auto che adoro e che sono sicuro sarà la prossima auto d'epoca a entrare in casa mia. Per ora è solo un sogno, perché in primis non ho un posto coperto dove tenerla, e in secundis (come dice Montalbano 
) non ho le finanze necessarie per comprarla e mantenerla.
L'auto in questione è la Fiat 1100 D, prodotta tra il 1962 e il 1966, versione di passaggio dalla 1100 E alla 1100 R. E' una versione non tanto considerata dagli appassionati di auto d'epoca, forse per le linee che con un po' di coraggio si potrebbero definire "poco da auto d'epoca", ma io l'adoro per due motivi:
1) Perché mi piace moltissimo la sua linea semplice ed elegante, ovviamente in versione berlina e non familiare;
2) Perché mio nonno (che qualcuno già conosce per i raduni) ha posseduto una 1100 D color grigio topo, ed è proprio quel colore che piace a me.
Un po' di foto prese da un annuncio di vendita su internet, è proprio il modello come piace a me, color grigio topo e interni in finta pelle amaranto.
E ora un po' di dati tecnici
La 1100 D monta un motore a 4 cilindri trasversale da 1221cc e 55cv raffreddato ad acqua, ovviamente a carburatore. Varie opinioni dicono che nonostante l'età sia un motore abbastanza sveglio, scattante in città e sufficiente in extraurbano. I consumi, per un auto degli anni 60, non sono esagerati, intorno ai 14 km/l con guida tranquilla. Il motore, come si vede dalle foto, è montato anteriormente, ma come usava in quegli anni, la trazione è posteriore.
Una cosa molto particolare è il cambio, a 4 marce + RM con la leva al volante (è quella a destra del volante, non è il tergicristalli ), e anche questa caratteristica mi piace molto.
Un'altra curiosità per chi non lo sapesse: come in tutte le macchine di quegli anni la ventola del radiatore gira solidale all'albero motore tramite una cinghia, perciò è sempre in movimento. Per far rimanere l'acqua a temperatura di esercizio c'è la valvola termostatica, che rimane chiusa finché il motore non è caldo impedendo all'acqua di passare per il radiatore e raffreddarsi, aperta quando l'acqua supera una certa soglia aprendo il circuito del radiatore ventilato e raffreddando l'acqua fino a ritornare alla temperatura di chiusura della valvola ecc.
Spero che non vi abbia annoiato con i miei pensieri e che vi sia piaciuta la descrizione.
Se avete pensieri o opinioni liberatevi pure
) non ho le finanze necessarie per comprarla e mantenerla.L'auto in questione è la Fiat 1100 D, prodotta tra il 1962 e il 1966, versione di passaggio dalla 1100 E alla 1100 R. E' una versione non tanto considerata dagli appassionati di auto d'epoca, forse per le linee che con un po' di coraggio si potrebbero definire "poco da auto d'epoca", ma io l'adoro per due motivi:
1) Perché mi piace moltissimo la sua linea semplice ed elegante, ovviamente in versione berlina e non familiare;
2) Perché mio nonno (che qualcuno già conosce per i raduni) ha posseduto una 1100 D color grigio topo, ed è proprio quel colore che piace a me.
Un po' di foto prese da un annuncio di vendita su internet, è proprio il modello come piace a me, color grigio topo e interni in finta pelle amaranto.
E ora un po' di dati tecnici
La 1100 D monta un motore a 4 cilindri trasversale da 1221cc e 55cv raffreddato ad acqua, ovviamente a carburatore. Varie opinioni dicono che nonostante l'età sia un motore abbastanza sveglio, scattante in città e sufficiente in extraurbano. I consumi, per un auto degli anni 60, non sono esagerati, intorno ai 14 km/l con guida tranquilla. Il motore, come si vede dalle foto, è montato anteriormente, ma come usava in quegli anni, la trazione è posteriore.
Una cosa molto particolare è il cambio, a 4 marce + RM con la leva al volante (è quella a destra del volante, non è il tergicristalli
), e anche questa caratteristica mi piace molto.Un'altra curiosità per chi non lo sapesse: come in tutte le macchine di quegli anni la ventola del radiatore gira solidale all'albero motore tramite una cinghia, perciò è sempre in movimento. Per far rimanere l'acqua a temperatura di esercizio c'è la valvola termostatica, che rimane chiusa finché il motore non è caldo impedendo all'acqua di passare per il radiatore e raffreddarsi, aperta quando l'acqua supera una certa soglia aprendo il circuito del radiatore ventilato e raffreddando l'acqua fino a ritornare alla temperatura di chiusura della valvola ecc.
Spero che non vi abbia annoiato con i miei pensieri e che vi sia piaciuta la descrizione.
Se avete pensieri o opinioni liberatevi pure 
è pure una macchina abbastanza vivibile, avendo posteriormente un baule, e quei 55 cavalli su una macchina che probabilmente non supera gli 800 kg non sono pochi 
Però con gli interni rossi la vorrei nera...
